Il perche' delle mie ricerche
Per citare Diderot e D'Alembert (Encyclopedie: voce Genealogia di De Jancourt), l'importante non e'
avere o portare un titolo ma e' scoprire le proprie origini, sapere chi erano i
propri antenati, conoscerli:
"Se si disponesse della genealogia autentica ed esatta
di ciascuna famiglia, e' piu' che verosimile che nessun uomo sarebbe stimato o
disprezzato in virtu' della sua nascita. Infatti, non v'e' mendicante per le vie
che non risulterebbe discendente diretto di qualche uomo illustre, ne' un solo
nobile elevato alle piu' alte dignita' dello Stato, degli ordini e dei capitoli,
che non scoprirebbe tra i suoi antenati una quantita' di gente oscura.
Supponiamo che un gentiluomo d'alto rango, tutto gonfio d'orgoglio per la sua alta
nascita, si vedesse passare in rivista sotto gli occhi l'intera serie dei suoi
avi, un po' come Virgilio fa contemplare a Enea tutti i suoi discendenti. Da
quali contrastanti passioni non sarebbe agitato, vedendo, nello spazio di
quattro millenni, un alternarsi continuo, magari a brevi intervalli, di
condottieri e di pastori, di ministri di Stato e di artigiani, di principi e di
bifolchi?! Da quale tristezza o da quale gioia non si sentirebbe prendere alla
vista di tutti gli scherzi della sorte: di fronte a uno spettacolo cosi
variopinto, fatto di cenci e di porpore, di strumenti di lavoro e di scettri,
di insegne di onore e di marchi d'obbrobrio?! Quale flusso e riflusso di
speranze e di timori, di trasporti di gioia e di mortificazione non verrebbe a patire,
via via che la sua genealogia gli apparisse brillante o tenebrosa?! Ma se il
nostro gentiluomo, gia' cosi fiero dei suoi avi, riuscisse a rientrare in se',
considerando con occhi di filosofo tutte queste vicissitudini, non ne sarebbe
piu' affatto turbato. Le generazioni dei mortali, alternativamente illustri e
abiette, si cancellano, si confondono e si perdono come le onde di un rapido
fiume: nulla puo' arrestare la corsa del tempo, che trascina seco cio' che
sembrerebbe piu' fermo e imperituro, e lo inghiotte per sempre nella notte
eterna".
Non so esattamente quando sia nata in me la passione per la genealogia, l'interesse
per le vicende di chi, prima di me, ha portato il mio cognome e per quelle
storie di famiglia che di solito "entrano da un orecchio ed escono dall'altro"...
Credo pero' che molta curiosita' sia nata da una vecchia fotografia scattata nel
marzo del 1979, quando avevo solo cinque mesi.
In quella foto io ero in braccio alla mia bisnonna (la "nonnina", come
la chiamavamo noi pronipoti), e vicino a noi c'erano mio padre e la mia nonna
paterna. Quattro generazioni, quindi, tutte insieme.
Un'altra
fotografia che avevo osservato spesso e che aveva fatto nascere in me un primo
interesse per i miei antenati era quella appesa in camera dei miei nonni
paterni, che ritraeva mio nonno all'eta' di tre anni, nel 1914, sua sorella in
fasce, i suoi genitori, ed il suo nonno materno, mio trisavolo. Cominciai a
fare domande e a raccogliere fotografie in terza media, nel 1992.
La stesura di un vero e proprio libro che raccogliesse tutti le
mie scoperte e' cominciata la sera del 2 febbraio 1995, dopo che, a casa di mia
nonna, davanti ad una tazza di te' ed una torta al limone, ho ascoltato (e per
la prima volta annotato), le vicende di una mia trisavola,
raccontate da mia nonna e da alcuni suoi cugini.
Negli anni, aiutato da molte persone, ho continuato ad aggiungere nuovi dati e
personaggi a quelli che gia' avevo, scoprendo cosi' molti nomi, rapporti di
parentela, ed anche avvenimenti interessanti riguardanti i miei antenati.
Questo e' un tipo di ricerche che (fortunatamente?) non trovera' mai
una conclusione: avro' sicuramente negli anni a venire la possibilita' di trovare
altri dati, altri aneddoti, ed altre storie sui miei antenati.
Per quanto riguarda la ricerca archivistica, d'altra parte, c'e' da
dire che i luoghi dove poter trovare questo tipo di dati sono cosi' tanti e
contengono cosi' tanto materiale che e' impossibile venire a capo di ogni cosa.
Oltre a vari problemi e grattacapi, inevitabili quando si cerca di fare luce tra i
piu' intricati grovigli familiari, le mie ricerche genealogiche mi hanno anche
dato la possibilita' di fare un gran numero di viaggi e di esperienze, di
visitare l'Italia, e di incontrare tante persone.
Alcune di queste erano parenti, altri no. Alcuni li conoscevo gia', altri
invece, pur essendo miei parenti, erano totalmente sconosciuti sia a me che ai
miei familiari piu' stretti, ma tutti sono sempre stati disponibilissimi a darmi
una mano raccontandomi i loro ricordi e lasciandomi duplicare le loro vecchie
fotografie di famiglia.
L'importanza di internet, di queste pagine, online da molto tempo, e della posta
elettronica, e' stata davvero tanta. Soprattutto nel corso degli ultimi anni
sono stato infatti costantemente contattato da persone che chiedevano
informazioni ed avevano mille curiosita' sulle mie ricerche. Molti erano
semplici curiosi, altri erano ricercatori apprendisti, altri ancora erano gia'
esperti ed avevano interesse particolare su famiglie sulle quali avevano
effettuato loro stessi altre ricerche. Tutti mi hanno aiutato a sviluppare le
idee contenute in questa sezione del sito, e alcuni di loro mi hanno talvolta fornito
(con mia grande gioia!) dati che non avevo su alcuni rami della mia famiglia.
Per chi fosse interessato ho pubblicato su questo sito una breve guida, basata sulla mia esperienza,
a proposito delle risorse da utilizzare da un aspirante ricercatore e di come muoversi
tra archivi, parrocchie, biblioteche e comuni.
Vi invito ad esplorare il sito e a cliccare su tutti i link contenuti in questa e nelle altre pagine
dedicate alla genealogia. Sono frutto di molti anni di studio e spero troverete spunti
che potranno esservi utili per iniziare o proseguire al meglio
le vostre ricerche!
Giacomo Arcidiaco